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Giro MonteMario Sasso Marconi
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Bendo

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MessaggioInviato: Ven Mag 15, 19:57:48    Oggetto:  Giro MonteMario Sasso Marconi
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MessaggioInviato: Ven Mag 15, 19:57:48    Oggetto: Adv






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Angelo

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italy
MessaggioInviato: Ven Mag 15, 20:49:44    Oggetto:  Anello di Monte Mario
Descrizione: Sasso Marconi (BO)
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Il giro di Monte Mario


Una delle “uscite” più frequenti è il giro di Monte Mario, un anello percorribile con qualsiasi condizione atmosferica per il fondo prevalentemente sabbioso che consente la praticabilità in tutte le stagioni. Si trova vicino a Sasso Marconi e si snoda sul Contrafforte Pliocenico di cui Monte Mario é il primo grosso bastione; fanno seguito la Rocca di Badolo, Monte del Frate, Brento e Monte Adone anche essi interessati da questo giro.
Il luogo di ritrovo è l’uscita del casello della A1 di Sasso Marconi in direzione Sud, dove è facile parcheggiare l’auto.
(P) Si parte poco più avanti (123m.slm) e imboccata la S.S. 325 in direzione di Rioveggio dopo un centinaio di metri si notano sulla sn. due grossi pilastri con un cancello in prossimità del ristorante l’Oasi: aggirato sulla sn. questo cancello, quasi sempre chiuso, si inizia a salire dolcemente su una strada asfaltata che,superata l’autostrada, si snoda sulle pendici della prima parte di Monte Mario. Questo ci permette un “gradevole riscaldamento” e percorsi i primi Km.2.710 si arriva ad un quadrivio (1) (240m.slm): lasciamo il single-trek abbastanza stretto sulla sn. (lo percorreremo in discesa al ritorno), la stradella che continua diritta ed imbocchiamo il sentiero sulla dx. che sale con decisione e superato un vecchio arco di mattoni si sale ancora per raggiungere un punto panoramico (2) (Km. 3.390-320m.slm), tra le due cime di Monte Mario. Da qui si domina parte della valle del Setta e si vedono: Monte Adone verso Sud-Est, la Rupe di Sasso verso nord-Ovest, le colline attorno a Monte Sole e la parte del Fiume Reno in prossimità della confluenza con il torrente Setta.
Il nostro percorso svolta decisamente a sn.(diritto si percorrerebbe il sentiero n°118 del C.A.I direzione Battedizzo), il primo tratto è costituito da gradini naturali di arenaria che mettono a prova la destrezza dei bikers, successivamente il sentiero, a tratti molto stretto, entra nel folto del bosco (carpini neri, castagni, aceri, sorbi selvatici, ecc…) e prosegue con alcuni strappi intensi. Uno in particolare, con un fondo di arenaria, sarà da affrontare con bici in spalla, non più di 30 m. Dopo aver percorso circa km.1.950 (Km.5.340-400m.slm) si nota sulla sn. un evidente sentiero che scende a raggiungere i Prati di Mugnano mentre noi proseguiamo diritto (3), in salita, per altrettanto evidente sentiero. Ancora 150 metri e davanti a noi si apre un grande spiazzo, area di picnic, la Commenda (4), che val bene una piccola sosta. (Km.5.490-420m.slm)
Il giro prosegue diritto, in leggera discesa (volendo e nella stagione asciutta si possono misurare fiato e potenza inerpicandosi per un ripido sentiero a sn.; lo sforzo è appagato dalla vastità del vedere e nelle giornate limpide appaiono le Prealpi).
Comunque anche la dura deviazione si ricongiunge, dopo altrettanto durissima discesa, nello stesso punto dove si arriva con il sentiero base, un piccolo “slargo” con panchina. (5)(Km.5.770-385m.slm)
Da qui si prosegue sulla sn. ma dopo pochi metri si abbandona il sentiero che scende e a dx. ci si infila tra due bassi paracarri di legno, si prosegue prima in piano poi in salita fino a raggiungere una strada bianca (6) (via delle Orchidee) (Km.5.990-395m.slm).
Si prosegue a sn. (a dx. una sbarra chiude l’accesso a una proprietà privata). La strada continua con saliscendi ed il fondo in alcuni tratti risulta piuttosto ghiaioso.; percorsi circa Km.2.450 (Km.8.440-410m.slm) ci si trova sulla provinciale 58 che proveniente da Pianoro arriva a Badolo (7).
Noi giriamo a dx., direzione Badolo su asfalto e percorsi circa 390 metri svoltiamo a sn. su larga strada bianca (Cool (via delle Valli) con indicazione per Poggio Campeggiano e sentiero 122 C.A.I. Percorsi ancora 600 metri circa (Km.9.430-460m.slm) ci troviamo su un poggio (9) e qui dobbiamo fare attenzione: si deve imboccare a dx. una strada a fondo naturale dove un cartello indica i numeri civici 4-6 e un albero il segnavia bianco-rosso del C.A.I.. La strada procede per un tratto in maniera pianeggiante ma poi inizia una discesa che può diventare pericolosa se affrontata a forte velocità a causa della ghiaia distribuita abbondantemente sul fondo stradale; dopo la discesa e anche qualche piccolo strappo, si raggiunge una piccola strada asfaltata (Km.11.760-385m.slm): una breve sosta ci consente di vedere le colline “sopra” Monterenzio e la sagoma del Monte delle Formiche (10).
Prendiamo subito a dx. e percorsi 100 metri di asfalto invece di proseguire diritto verso Ca’ di Cò prendiamo ancora a dx. una strada bianca (indicazione strada chiusa manutenzione privata) che sale decisamente per poi spianare; dopo circa 410 metri (Km.12.270-420m.slm) dobbiamo fare molta attenzione la strada procede in discesa entrando, tra due pilastri, al podere Canova delle Calzinare, si volta a sn.in un sentiero stretto tra gli alberi per poi procedere a dx. in salita evitando i sentieri di sn. che scendono tra gli abeti. Il sentiero si incassa nel terreno per poi salire tra le rocce in un bel passaggio tecnico, dopo circa 480 metri (420m.slm) si svolta decisamente tra due cipressi a dx. in salita; il passaggio è ancora su roccia e molto tecnico, poche decine di metri e giriamo a sn. e su un fondo sabbioso si prosegue ancora in salita per entrare nel bosco. Qui il sentiero è stretto, l’equilibrio e la gamba sono messi a dura prova, ancora 480 metri e dopo un duro strappo sbuchiamo a fianco di una casa bianca (11)(Km.13.230-492m.slm), su una larga sterrata che a sn. porta a Brento e a dx., sul nostro percorso, evitiamo la strada di sn. Si prosegue passando davanti al centro di Tutela per la Fauna Esotica e Selvatica (12). Qui sono possibili le visite previo appuntamento e qualche volta nel silenzio del bosco si possono sentire ruggiti che ricordano l’Africa. Proseguendo ancora evitiamo la sterrata di sn. che scende e proseguiamo in salita su un fondo duro e compatto. Arrivati in vetta fiancheggiamo una casa sulla sn. mai finita e qui per un breve tratto la strada spiana e si apre su un bel prato (13), abbiamo percorso ancora km. 1.030 (Km.14.260-505m.slm).
Qui le “ruote grasse” ripercorrono la famosa via degli Dei che proveniente da Bologna raggiunge Firenze. Ora davanti a noi si prospettano due sentieri, noi prendiamo quello di dx. che iniziando a salire percorre la gola tra le due cime del Monte del Frate (525m.slm); occorre fare attenzione a seguire il sentiero principale che a un certo punto gira seccamente a sn. in salita e poi dopo qualche metro a dx. in discesa e ancora a sn. in un bel sentiero molto tecnico e veloce. Arriviamo dopo aver percorso circa 970 metri (Km.15.230-493m.slm) su uno splendido crinale facente sempre parte del Contrafforte Pliocenico: a sinistra si può vedere la valle del Setta ( se non si soffre di vertigini una bella foto ricordo fa sempre piacere) e verso Sud-Est il “bellissimo” Monte Adone (14).
Ora si inizia un sentiero a dx. in discesa, diritto si prosegue per la Via degli Dei che porta a Badolo ( qui scatta spesso “la gara” poiché il sentiero lo merita).
Percorsi ancora 810 metri (Km.16.040-390m.slm), sbuchiamo nuovamente sulla provinciale 58 che proveniente da Pianoro arriva fino a Badolo (15), la prendiamo a sn. e poco più avanti a dx. si trova una sorgente con fresca acqua potabile sotto strada. Percorsi circa 890 metri, dopo un secco tornante a dx., troviamo la chiesetta di Badolo (16)(Km.16.930-378m.slm).
Qui abbiamo due percorsi alternativi: il primo, solo nella stagione asciutta, prosegue su sentiero a dx. in discesa, fiancheggia il cimitero di Badolo e si immette nel bosco dove la ricca vegetazione impone di seguire la traccia più evidente; qualche tratto sarà da affrontare con bici in spalla perché alcuni tratti di discesa sono ripidi e sconnessi ma vi assicuriamo che il divertimento è assicurato. Stiamo aggirando ad Est il Monte della Rocca di Badolo, nota palestra di free-climbing del Bolognese e percorsi km.1,460 di questa deviazione sbuchiamo di nuovo sull’asfalto in prossimità di un ponticello in curva, sul fosso Raibano (17).
Il secondo, invece prosegue a sn. sulla strada asfaltata, dopo circa Km.2.750 e diversi tornanti ci ricongiungiamo al primo percorso alternativo (Km.19.680-230m.slm); mentre scendiamo, guardando in alto sulla destra, possiamo vedere la parete a picco della “palestra rocciosa” di Badolo e nei giorni più belli gli appassionati di questo sport che si cimentano sulla parete.
Dal ponte del fosso Raibano su asfalto proseguiamo ancora per km.1.070, qui facciamo attenzione e a dx. in maniera secca prendiamo un sentiero in salita (1Cool che fiancheggiando alcune case, dopo 210 metri, sbuca sulla strada che a dx. porta alla chiesa di Battedizzo; noi giriamo a dx. e subito a sn. (19) (cippo dedicato alla Madonna) (Km.20.960-255m.slm), senza raggiungere la chiesa e su strada bianca iniziamo la salita fiancheggiata vigne che ci porterà nuovamente al punto panoramico di Monte Mario. Non preoccupiamoci se ad un certo punto incontreremo un cancello, questo è sempre aperto e la strada è segnata dai segnavia bianco-rossi del C.A.I.; nei pressi di una casa bianca la strada si restringe diventando sentiero, ancora pochi metri e saremo arrivati (Km. 21.960-320m.slm) (2).
Qui percorriamo a ritroso il tratto che ci riporterà in discesa al quadrivio descritto all’inizio del giro (1)(Km.22.640-240m.slm); ora facciamo attenzione, evitiamo la strada asfaltata a sn. percorsa all’andata e proseguiamo diritti per un sentiero che costeggia sulla dx. la recinzione di una villa. Occorre fare attenzione perché si cala velocemente e il sentiero tra curve e contro curve diviene stretto e infossato e dopo aver percorso circa km.1.300 (Km. 23.940-122m.slm) si raggiunge una strada sterrata che va presa a sn., dopo 270 metri incrociamo in un tornantino l’asfalto che preso a dx. dopo 670 metri ci riporta al punto di partenza (Km. 24.880-123m.slm) (A)


Tipologia: Cross country
Difficoltà: Medio-Facile
Lunghezza: ~ Km 24.880
Tempo di percorrenza: ore 2.50
Quota di partenza: 123 m slm
Quota massima raggiunta: 525 m slm
Periodo consigliato: sempre
Ciclabilità: 100%
Regione: Emilia Romagna
Provincia: Bologna (BO)
Cartografia: Carta Topografica Regione Emilia Romagna 1:25.000, tavola 237-NE (Sasso Marconi) Carta Tecnica Regione Emilia Romagna 1:10000 sezione n°237030-237040-237080
Località di partenza: Sasso Marconi ,dista circa 15 Km da Bologna si raggiunge dall’autostrada A1 BO-FI uscita Sasso Marconi.
Testo descrittivo della zona: Traversata delle Cinque Valli - Club Alpino Italiano, Provincia di Bologna, Grafis Edizioni
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Angelo

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italy
MessaggioInviato: Dom Mag 17, 15:15:20    Oggetto:  
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Un giro da consigliare, bellissimo contesto e poi ci sono due single-track in discesa che sono uno spettacolo...
10 e lode!
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andy wally

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MessaggioInviato: Lun Mar 01, 09:36:35    Oggetto:  monte mario
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Salve,
sono un nuovo/vecchio adepto, parlando con Luca mia ha detto che ci sono le tracce GPS di questo tracciato.... non sono riuscito a trovarle e chiedevo informazioni in merito
Grazie Andy
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Angelo

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italy
MessaggioInviato: Lun Mar 01, 21:08:50    Oggetto:  Re: monte mario
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andy wally ha scritto:
Salve,
sono un nuovo/vecchio adepto, parlando con Luca mia ha detto che ci sono le tracce GPS di questo tracciato.... non sono riuscito a trovarle e chiedevo informazioni in merito
Grazie Andy


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